Forni per settore Marmo
Categoria: Forni industriali
Disponibili sia in versione elettrica che in versione a bruciature a gas metano o a Gpl. Potenza 250 KW, progettato per asciugare blocchi di marmo fino a 5200 kg.
Forni ad altissima efficenza energetica, non richiedono una ralla rotante per l’asciugatura.
Modello | FM-50Q |
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Temperatura max. [°C] | 120 |
Volume camera min. [mc] | 1 |
Volume camera max. [mc] | 125 (dimensioni maggiori su richiesta) |
Sistema di carico | Carrelli anche motorizzati, carelli porta-lastre |
Caratteristiche Principali
Utilizzi e applicazioni
- Precisione - omogeneità di temperatura con sistema dinamico di regolazione per il migliore bilanciamento termico anche con cariche particolarmente complesso
- Innovativo sistema di ventilazione del tipo laminato-stratificato per omogeneizzare i flussi e per accelerare i tempi di processo termico
- Sistema di ricambio aria con valvola di regolazione.
- Resistenze elettriche realizzate in acciaio HT studiate per la massima resa termica ed il migliore flussaggio aria in circolazione
- Innovativo sistema di isolazione termica con doppio strato in materiali legati a base ceramica per conferire al forno il pregio dei più bassi valori di consumo di energia
- Base del forno ad alta portata ed isolato con materiali ceramici
Gamma di forni per trattamenti su metalli, tipicamente trattamenti su ottone, acciaio ecc. con i quali è possibile eseguire trattamenti di vario tipo come distensione, rinvenimento e stabilizzazione, con lo scopo di ridurre le tensioni interne e residue che derivano da lavorazioni a caldo e a freddo, trattamenti di tempra e lavorazioni meccaniche, con temperature che vanno da circa 150°C a 500°C a seconda dei materiali. Questi forni sono usati, ad esempio, per trattamenti di distensione di componenti in ottone, con temperature di 250-450°C, e per trattamenti di distensione dopo saldatura.
Il rinvenimento è un trattamento termico eseguito in genere dopo la tempra, con lo scopo di ottenere il rapporto durezza/tenacità voluto. Questi forni sono adatti a trattamenti per gamme di temperatura da 150°C a 450°C.
Tecnica molto diffusa per operazioni di montaggio o smontaggio di componenti meccanici e organi di trasmissione, che consiste nell’utilizzo della dilatazione termica generata dal calore per superare l’interferenza dimensionale di due componenti e creare un accoppiamento meccanico estremamente robusto.